VIII° giorno: Il fascino del Sahara

Levataccia all’alba, per escursione in solitaria nel deserto. Il deserto ha un fascino non descrivibile, il silenzio, la perfetta simmetria delle dune, i giochi di ombra e di luci, i colori, l’isolamento, la morbidezza della sabbia increspata, immacolata, sotto ai piedi nudi, la dolcezza della sensazione del tempo che si ferma, fanno dimenticare la fatica del cammino. Dopo circa 3 ore di lenta esplorazione, ritorno in albergo per la colazione con il resto della famiglia.

ASCOLTA LA VOCE DEL DESERTO 

Dopo una buona colazione, dedichiamo la mattinata, come da programma, al gioco ed al relax in piscina.  Siamo da soli con tutta la piscina a nostra disposizione. Un buon consiglio é quello di evitare l’esposizione al sole nelle ore in cui i raggi UV sono piu forti. Infatti, dal momento che il clima è sempre secco, anche nelle ore piu calde, si può rimanere al sole per ore senza problemi, specie sul bordo piscina, rischiando pericolose conseguenze.

Pranziamo al ristorante dell’Hotel e prendiamo su richiesta della nostra piccola, coscette e spiedini  pollo, patatine e pasta. Di pomeriggio visitiamo il vicino, non entusiasmante, paesino di Merzouga, situato a ridosso di alte dune di sabbia. In vicinanza del deserto veniamo letteralmente assaliti da guide e da decine di procacciatori di tour e quantaltro, che non abbiamo nemmeno il coraggio di scendere per qualche foto. Visitiamo qualche negozietto di Merzouga ove compriamo oli essenziali, tessuti e lanternine. Ritorniamo in albergo ove per le 19 abbiamo prenotato un tour tra le dune con i cammelli. Andare sul dorso dei cammelli può risultare scomodo, talora pauroso nei tratti scoscesi, ma sicuramente divertente sia per i piccoli che per gli adulti. La cammellata prevede un percorso tra le dune, sul dorso dei cammelli, accompagnati da berberi autoctoni,  che raggiunge un punto panoramico su una delle montagne di sabbia piu alte dell’area. In serata, di ritorno, le guide ci lasciano, insieme ad altri turisti, in una bella area tendata situata qualche centinaia di metri dall’hotel. Qui ci accolgono calorosamente con un tè alla menta e noccioline e ci consentono di utilizzare una delle pulitissime ed accoglienti tende libere, per una pausa rinfrescante. Le luci delle lanterne invitano a dirigersi verso il tendone dove sono allestiti i tavoli per la cena.  Per cena mangiamo tajine alle prugne, carne al sugo, verdure, pasta e carne per la piccola. Dopo cena musica all’aperto attorno al fuoco, e ritorno in albergo con auto 4×4.

IX° Giorno: La scoperta dei fossili nel deserto

Dopo colazione lasciamo questo angolo di paradiso, per intraprendere il lungo viaggio in direzione nord che ci porterà ad Ifrane, distante 380 km e circa 6 ore di auto. Quali tappe intermedie abbiamo considerato un escursione alla regione preistorica di Erfoud, pause a botteghe e musei di fossili sulla strada,  pranzo al Kasbah Hotel Camping Jurassique nelle Gole di Ziz (Gorges du Ziz) con associata breve escursione.
Nella regione orientale del Marocco, specie in vicinanza di Erfoud e delle Gole di Ziz, abbondano dune e rilievi coperti da massi e rocce, scrigno di fossili risalenti soprattutto al periodo Cambriano. In tale periodo il deserto era coperto dal mare e gli animali marini preistorici che lo abitavano, morendo, si depositarono, sepolti dal fango. Nel tempo si pietrificarono e i loro resti sono affiorati in superficie con la desertificazione, preservati dal clima estremamente secco. Tra i più diffusi fossili ritrovati ricordiamo gli Ammoniti (350 milioni di anni), i Troliboti (300 milioni), gli Ortoceri (500 milioni), i coralli  (400-60 milioni), conchiglie, denti di squalo, pietre minerali, resti di sauri, ecc, ecc. E’ altamente consigliabile esplorare autonomamente qualche km di una di queste affascinanti aree preistoriche, anche per rendersi conto della facilità con cui si possono ritrovare piccoli resti fossili.
Reperti di maggior valore possono essere acquistati, ad ottimi prezzi, nelle varie botteghe sulla strada. Compriamo da diverse bancarelle sulla strada e ad un negozio-casa, Fossiles Afriqua, provvisto di una vasta gamma di fossili e di marmi fossili lavorati. Il gentile propiretario si propone anche di accompagnarci in qualche cava di lavorazione vicina, ma decliniamo per mancanza di tempo, e preferiamo fare un breve trekking non accompagnato nei paraggi. Visitiamo anche tra i vari musei di fossili vicino Erfoud, il Tahiri Museum of Fossils, particolarmente fornito di fossili, pietre, enormi lastre di pietra con fossili e resti di dinosauri. I prezzi sono tuttavia molto superiori rispetto a quelli sulla strada.

Riprendiamo l’auto e dopo qualche ora, dopo aver superato il lago Al-Hassan Addakhil, raggiungiamo le Gole di Ziz, impressionanti canyon dominati da montagne rocciose stratificate e rossastre che delimitano il corso del fiume Ziz, rigogliose oasi di palme e minuti villaggi di fango. Immerso nel Canyon, in prossimità di un’ansa del fiume, è situato  il  Kasbah Hotel Camping Jurassique, un piccolo hotel a conduzione familiare, ideale per fare un pausa. Il piccolo Hotel offre incantevoli panorami, una bella piscina, un ottimo ed economico cibo, e un piccolo bazar di fossili e pietre minerali dai prezzi irrisori.  Esplorando la zona vicina all’hotel, o nella stessa area parcheggio, è possibile ritrovare facilmente piccole pietre con impronte di fossili. Le Gorges du Ziz rappresenta un sito magnifico, estremamente affascinante, meno turistico, ma piu’ spettacolare dei canyon di Dades e di Todra, e si presta a varie passeggiate e percorsi di trekking. Ce lo godiamo purtroppo solo per qualche ora. Dolo la pausa proseguiamo fino ad Ifrane, situata nella regione Fes-Meknes, tra i monti del Medio Atlante. La cittadina, molto turistica, è rinomata per le ampie aree verdi, la pulizia delle strade, l’architettura di montagna degli edifici, il clima alpino.  In prossimita di Ifrane le temperature si abbassano bruscamente, compare la pioggia e fitte foreste di cedri.  Alloggiamo al discreto Hotel Le Chamonix e ceniamo al buon Ristorante La Paix.

X° giorno: Spostamento e visita di Fes

Dopo colazione in albergo e breve passeggiata in zona centrale,  lasciamo Ifrane per Fes, distante 64 km per 1 ora abbondante d’auto. Fes è una perla, la più bella e la più antica delle città imperiali marocchine. Situata tra le colline del Maghreb, Fes rappresenta l’anima culturale  ed identitaria del Paese. Fes si divide in una città nuova (FeselJadid), costruita dal 1200, dove si trovano il Palazzo Reale, il quartiere ebraico e la stazione, e in una citta vecchia (Medina o Fesel Bali), cinta da mura e porte, caratterizzata da un esteso ed intricato labirinto di vicoli e viuzze che attraversano quartieri, suddivisi a seconda del tipo di prodotti lavorati: dai tappeti alla ceramica, dagli oggetti di rame, di argento e di ottone ai tessuti, dalla pelle ai profumi, dagli alimenti ai gioielli. Non mancano banche, hamman e bagni. Una guida esperta ci diceva che nella Medina si può passare tranquillamente la propria esistenza senza uscire mai dalle sue mura. Alloggiamo per due notti al Palais Sheherazade e Spa, situato al margine sud della medina, a pochi minuti a piedi dalla porta d’ingresso BabBoujloud (porta blu). Il Palais Sheherazade è un palazzo storico in stile arabo-andaluso del XIX° secolo, di una bellezza indescrivibile, caratterizzato da strutture in legno scolpite e dipinte, colonne, mura e pavimenti di  zelliges multicolori ed intonaci finemente decorati. L’ampio cortile è circondato dal porticato del palazzo ed è incentrato da una fontana. Presenta eleganti tavoli e sedie di ferro battuto, un rigoglioso giardino con palme secolari, gelsomini ed aranci, una piscina all’aperto e un piccolo ristorante con ampie porte ad arco in legno. L’altra piscina è situata all’interno del palazzo, circondata da maestose colonne ed archi moreschi, finemente decorati. Al piano terra vi sono anche la sauna e la spa. I piani superiori sono destinati alle camere, tutte arredate con mirabili mobili di legno e con soffitti di legno intarsiati e dipinti. Il terrazzo è adibito a ristorante, molto elegante e con uno stupendo panorama sulla Medina. Lo staff è estremamente gentile. In mia opinione il solo soggiornare in questo Riad giustifica una visita di Fes e del Marocco. I prezzi sono superiori alla media ma abbordabili. Abbiamo parcheggiato nel piccolo parcheggio vigilato contiguo all’ingresso, al prezzo di 30 dhs al giorno. Sistemiamo le valigie e pranziamo al ristorante dell’albergo. Il cibo è delizioso e su richiesta e’ possibile richiedere qualsiasi pasto. Tuttavia i prezzi per mangiare sono decisamente eccessivi.

Dopo pausa ci dedichiamo alla visita dell’area della Medina, che va dalla Bab Boujloud fino alle Tanneries de Fes. La Medina di Fes, a differenza di quella di Marrakech, è totalmente pedonale, quindi molto piu gradevole nonostante le dimensioni superiori. Bab Baojloudè una splendida porta monumentale del XII° secolo, finemente decorata, con mosaico di piastrelle di colore blu (colore di Fes) all’esterno, di colore verde (colore dell’Islam) all’interno. Superando la porta si entra in uno scrigno di tesori, un  mondo antico, di artigiani, affascinante, vivo, dagli odori inebrianti. Già dall’arco della porta d’ingresso si ammira l’alto minareto, rivestito da mosaici di piastrelle verdi brillanti, annesso alla Madrasa Bou Inania. La Madrasa BouInania (9-18, 20dhs) è una scuola coranica del XIV° secolo, di epoca merinide, parzialmente visitabile dai non musulmani. La struttura è composta da una sala della preghiera, una stanza delle abluzioni, aule e un grande patio. La madrasa è un luogo di armonia per l’anima e di meraviglia per gli occhi, con pareti, archi e colonne rivestite da marmi e stucchi decorati, con porte, finestre e travi di legno finemente scolpite ed intarsiate, e con la parte inferiore delle pareti rivestite dalle tipiche piastrelle geometriche multicolore.  Le tegole del tetto sono tipicamente verdi brillanti. Dopo la visita, procediamo in direzione est, esplorando le aree lungo Rue Talaa Sghira e Rue Talaa Kebira, ove iniziano i principali souks, verso l’area della lavorazione delle pelli Tanneries. Lungo il percorso si ammirano l’incredibile struttura dell’orologio idraulico Dar Almagana, la splendida fontana Talaa Saghira rivestita da mosaici geometrici di piastrelle multicolori, il recente Palazzo Mnebhi,  la Moschea Chrabliyine, moschea del 1342 di epoca merinide con minareto impreziosito da merlettature di piastrelle verdi, e la storica Piazza Nejjarine ove si trovano il Museo del legno Nejjarinee e la caratteristica fontana Nejjarine. Le fontane, in tutta la medina, oltre ad offrire acqua potabile, sono dei veri capolavori, rivestite da zellige, che rappresenta un elemento architettonico antico e distintivo del Marocco. Esso consiste in un rivestimento di tessere in terracotta smaltate, multicolore, che compongono un mosaico che riproduce un disegno geometrico armonioso creato, secondo la cultura islamica, per portare lo spettatore a trasfigurare, per la “comprensione della realta sottostante”. Raggiungiamo le Concerie di Fes,  che vediamo da un terrazzo di una bottega di pellame, indicataci da un ragazzo per strada.  Le concerie sono costituite da numerose vasche di pietra rotondeggianti,  disposte  a nido dapi, contenente coloranti naturali ove i lavoratori immergono i tessuti da tingere.  La lavorazione del pellame di Fes, fatta ancora artigianalmente, èun stupenda realtà ammirata da turisti di tutto il Mondo. Ci inoltriamo fino al Mausoleo di Moulay Idriss II, un santuario molto venerato dai musulmani, dedicato al patrono di Fes, facilmente riconoscibile per la cupola piramidale verde. Non è accessibile ai non musulmani ma già le pareti esterne con decorazioni e mosaici zelliges, e la sala dell’ingresso denotano la magnificenza della struttura. Un gentile dipendente allingresso del Mausoleo ci scatta qualche foto degli interni. Torniamo sui nostri passi percorrendo la zona nord-ovest della medina, uscendo delle mura di cinta dalla Bab Mahrouk, maestosa porta del XII° secolo con originaria architettura, in vicinanza del suggestivo cimitero omonimo.  Al tramonto, stormi infiniti di rondini solcano il cielo ramato di Fes, specie in questa zona. Ci fermiamo nellarea solitamente sede di mercato,  antistante la vicina Bab Chorfa, altra spettacolare antica porta con arco e possenti torri merlate poligonali ai lati, ove ammiramo lo spettacolo degli uccelli, assordati dal muezzin, l’invito musulmano alla preghiera. E’ sera, decidiamo di cenare al Bouanania, ristorante con una deliziosa terrazza sulla porta Bab Boujloud, ma con un cibo non eccelso. Torniamo in hotel in dieci minuti.

XI° giorno: in esplorazione della città di Fes

Dopo superba colazione al Palais  Sheherazade, raggiungiamo con l’auto  la Torre Sud , una struttura militare  a sud della Medina dove si può apprezzare un buon panorama di Fes. Decisamente piu consigliabile è la visita della Tombe Merinidi,  a nord di Fes dove si ammirano, i resti dei maestosi mausolei reali della dinastia merinide (XIII-XIV) secolo, e da dove si apprezzano panorami mozzafiato sulla Medina e sulle colline circostanti di Fes. Caratteristici sono anche i vari cimiteri musulmani vicini che meritano una piccola sosta come il cimitero Bab Guissa. Ritorniamo nella Medina, lasciamo l’auto nel parcheggio del Palais Shazam, un hotel ristorante con una incantevole area all’aperto con piscina, giardino, porticato e pavimento lastricato con mosaico di piastrelle blu e bianche. Utilizzeremo il ristorante per il pranzo data la notevole varietà di cibi marocchini, internazionali ed italiani. Prima però visitiamo le aree della medina tralasciate il giorno precedente. Dal PalaisShazam accediamo nella Medina, ed in circa una decina di minuti, raggiungiamo le altre stupefacenti attrazioni di Fes, Al Attarine Madrasa, Piazza Seffarine,  la Moschea e Universitaal-Qarawiyyin, Cherratine Madrasa e Mesbahiyya Madrasa. La Attarine Madrasa (8.30-18.30, 20dhm) è una scuola coranica costruita nel 1323-1325, ben preservata. La struttura presenta un incantevole cortile incentrato da un imponente fontana in marmo circondata da archi, colonne e parete decorate, legni intarsiati, e da pavimenti e pareti con mosaici di piastrelle multicolore. Interessanti sono anche i piani superiori, occupati da piccole stanze, dalle cui minute finestre si possono immortalare incantevoli scorci sui tetti verdi della moschea vicina Karaouilyne. La Mosquee et Universite Karaouilyne è la piu importante moschea di Fes, sede della piu’ antica università del Mondo e di una delle biblioteche piu antiche. Non è accessibile ai non musulmani, ma può essere ammirata l’area visibile, peraltro meravigliosa, dal portone d’ingresso. Proseguendo nella passeggiata si arriva a Place Seffarine, una pittoresca piazzetta, posta tra i souk dei tintori e quelli dei conciatori, occupata dagli artigiani del rame e dell’ottone (quartiere dei lattonieri). La piazza, ombreggiata da alberi e decorata da una bella fontana, è piu tranquilla rispetto ad altre zone della Medina. Qui, tra incessanti colpi di martello, vengono prodotti artigianalmente pentole, vassoi, teiere, lanterne, monili. Cherratine Madrasa e Mesbahiyya Madrasa sono altre due scuole coraniche non paragonabili in bellezza alle precedenti, ma che arricchiscono ulteriormente il patrimonio architettonico della Medina.  Da Place Seffarine sostiamo sul vicino corso del fiume Bou Khrareb che si insinua, serpiginoso, tra gli edifici medievali. Indi torniamo al Palais Shazam per il pranzo. Gustiamo dei discreti piatti italiani  (pasta, pizza, carne, insalata caprese) a prezzi modici. Dopo mangiato torniamo in albergo. In solitaria completo l’ esplorazione di Fes, visitando il giardino Jnan Sbil e parte del quartiere ebraico. Lascio l’auto al parcheggio di fronte al giardino. Il Jnan Sbil e il polmone verde della città vecchia. Si presenta come un parco pubblico  con oltre 300 specie tra di piante ed alberi, abbellito da fiori, fontane e piscine. Sul lato sud del giardino,  vi è un piccolo lago con sullo sfondo il bastione cinquecentesco di BorjSheikh Ahmed.  A piedi raggiungo la bella facciata del Palazzo Reale (Dar Al Makhzen),  non visitabile, oltrepasso la Porta Semmarine,  fino a raggiungere il quartiere ebraico Mellah. La Mellah, risalente al XV secolo, e una delle zone piu antiche e tradizionali di Fes e un tempo residenza della comunita ebraica.  Dopo una breve esplorazione recupero l’auto in parcheggio e ritorno in albergo. Dopo pausa, ritorniamo a piedi verso la Medina. Oltrepassiamo la porta blu, Bab Boujloud e scattiamo le ultime foto di rito allinizio di Rue Talaa Sghira, traboccante di ristoranti pieni di turisti come Jawharat Bab Boujloud, di negozi e di Hammam come  lHammam Mernissi e Spa.

Raggiungiamo il vicino Culture Box Cafe Restaurant Pizzeria in Rue de la Poste,  situato a 550 metri dall’Hotel e a 150 metri dalla Porta Blu. Trattasi di un ristorante molto carino e luminoso, e in nostra opinione , il migliore della zona, per la varietà e qualità dei cibi sia marocchini che internazionali ( tajine, tacos, pizza, pasta, carni, insalate ecc.). Torniamo in albergo stanchi ma soddisfatti.

XII giorno: Spostamento verso la capitale: Rabat

Dopo ottima colazione in Hotel, riprendiamo le valigie e lasciamo Fes per procedere verso ovest, in direzione Rabat, distante 200 km e 2 h 30 d’auto. Tappa intermedia a Meknes, distante 66 km e 1ora d’auto da Fes. Meknes è la piu piccola delle citta imperiali del Marocco, e in nostra opinione, la meno entusiasmante. Probabilmente perchè le principali attrazioni, al momento della visita, erano chiuse per cantieri e lavori in corso che interessavano praticamente l’intera cittadina.  Meknes è una città fortificata cinta da imponenti mura e bastioni, con ben 9 porte di ingresso, al cui interno si sviluppa una rete di edifici in stile ispano-moresco, risalenti al XVI° secolo, tra cui la Medina, la Kasbah, moschee, bagni turchi, palazzi e granai. La perla di Meknes è la Bab Mansour (porta del rinnegato, in quanto progettata da un cristiano convertitosi all’Islam), la più spettacolare delle porte imperiali del Marocco,  che purtroppo abbiamo trovato coperta da telo per ristrutturazione. Accanto a Bab Mansour abbiamo potuto ammirare, nello stesso stile, la porta Bab Djemaa en Nouar. Facciamo una rapida esplorazione, con giro su calesse con cavallo, dei siti turistici di Meknes, di cui ricordiamo Piazza Lahdim, la Medina,  il Mausoleo di Moulay Ismail, la scuola coranica Merinide del XIV° secolo, Madrasa BouInania, La Grande Moschea e la Piazza Lalla Aouda, la Prigione Kara, l’insieme di magazzini, stalle, granai, depositi e fienili  noto come Heri es Souani.  Per chi avesse piu’ tempo, sono consigliabili le visite della vicina Volubilis (8-tramonto, 70dhm), il più esteso sito archeologico romano del Marocco, e la città santa di Moulay Driss Zerhoun una pittoresca città dal candido colore bianco considerata sacra dai musulmani, seconda solo alla Mecca, per la presenza del Mausoleo di Idriss I (discendente del profeta Maometto). Entrambi i siti sono situati ad una trentina di km a nord di Meknes. Visitiamo parte della Medina (meno bella di quelle di Fes, Marrakech o Rabat) e mangiamo al  Collier de la Colombe, uno stupendo riad ristrutturato con terrazzo panoramico e buon cibo. Indi, proseguiamo per Rabat, la piccola capitale marocchina. Alloggiamo all’Hôtel des Oudaïas, un bellissimo hotel in stile marocchino, decorato da ceramiche e intarsi in legno. L’hotel è situato in posizione ottimale, di fronte al mare, alla Kasbah des Oudaias, ai Giardini Andalusi ed al pittoresco cimitero Al Shouhada, e molto vicino alla Medina. Offre un parcheggio privato, camere tipiche dotate di ogni comfort, una buona colazione e un terrazzo panoramico dalla vista spettacolare. Dopo il check-in e opportuna pausa, facciamo una passeggiata al tramonto, verso il lungomare della spiaggia di Rabat, dopodichè raggiungiamo la zona del Faro, fermandoci per la cena al La Table de L’Amiral, un elegante ristorante con terrazza affacciata sulla spiaggia e con vista mare. Il cibo a base di pesce è molto buono, con prezzi al di sopra della media. Torniamo esausti in hotel.

 

XIII° giorno: Moschee, Medina e torri in giro per Rabat

Dopo buona colazione in hotel, ci accorgiamo che il cielo non e azzurro e limpido come al solito, ma coperto da una fitta nebbia. Nonostante l’imprevisto, usciamo di buon mattino per l’esplorazione di Rabat. A piedi raggiungiamo la Kasbah des Oudaias, la cui magnifica porta d’ingresso, Bāb al-Wudāyya, e situata oltre la strada, di fronte all’hotel. La Kasbah des Oudaias, è un quartiere fortificato, di architettura Almohade, risalente al XII° secolo, situato su uno sperone roccioso che affaccia sul fiume Bou Regreb e sull’Oceano Atlantico.  Dalla stradina principale Rue Jamaa si dipartono diverse traverse fiancheggiate da case imbiancate a calce, con mura bianche e blu. All’interno della kasbah si ammira la Vecchia Moschea col minareto, il Museo Oudaia e una enorme terrazza panoramica sul mare, particolarmente suggestiva al tramonto. Sul lato sud della Kasbah si estendono i Giardini Andalusi, ideati dai Berberi sul modello dei giardini del sud della Spagna costruiti durante la dominazione araba. I giardini, cinti da mura, risultano molto curati, contengono un ampia collezione botanica e la residenza storica del sultano Moulay Ismail. Da una porta laterale è consigliabile raggiungere una zona molto turistica della Kasbah, posta a picco sul fiume Bou Regreg, ed abbellita dal Cafe des Oudajas, un caffe-pasticceria caratterizzato da una bella terrazza sul fiume e sulla zona portuale della contigia città di Salè. Dopo una dolce pausa, raggiungiamo a piedi, dopo circa 800metri, la vicina Medina di Rabat,  un groviglio di vicoli delimitato da alte mura, che si contraddistingue dalle altre Medine visitate, per l’ordine,  la pulizia, le strade piu’ ampie, le dimensioni contenute e la discrezione dei negozianti.  La Medina, risalente al XVII° secolo, è ricca di edifici con portoni e strutture di legno intarsiate e dipinte, di fontane piastrellate, di vicoli colorati, di tipiche botteghe artigianali e di moschee, di cui ricordiamo la Grande Mosquee. Rue Souiqa e Rue es-Sabat rappresentano i quartieri dei pellettieri, dei tessitori e dei bazaar, ricche anche di negozi di alimentari e di spezie e di oreficerie. Rue des Consuls (Via dei Consoli), un tempo via di negoziazione degli schiavi, è attualmente, la strada piu’ importante della Medina ove si commerciano tappeti, gioielli in argento, ceramiche, cuoio, sete, lampade, mobili, dipinti, oggetti in legno ed in pietra. Usciti dalla Medina, limitata posteriormente dalla strada  Av. Hassan II, raggiungiamo a piedi la vicina Torre di Hassan, uno dei simboli storici piu visitati di Rabat. La Torre di Hassan, è il minareto,  in pietra arenaria rossa, di una moschea, commissionata nel 1195, dal califfo Abu Yusuf Yaqub al-Mansur,  e rimasta incompleta per la sua morte nel 1199. La torre, alta 44 metri, rispetto agli 86 del progetto originario, domina un splendida piazza ove doveva sorgere una maestosa moschea Almohade, di cui furono innalzate solo parte delle colonne. Sul piazzale si trovano altri monumenti come il Mausoleo Mohammed V, sfarzosa tomba reale, in stile tradizionale arabo-islamico, rivestita da marmo bianco italiano e coperto da un tetto a piramide di tegole verdi, e la piccola ma molto rifinita Moschea Mohammed V. Annessi al piazzale si possono ammirare i curatissimi Giardini Torre di Hassan, chiusi tuttavia  al pubblico. Dopo la visita raggiungiamo a piedi l’area lungofiume Bou Regreg, ove si susseguono diversi ristoranti con tavoli all’aperto. Ci fermiamo a mangiare al Marina Palms, ristorante con un buon rapporto qualità/prezzo e una buona varietà di cibi soprattutto a base di pesce. Dopo pausa torniamo in hotel col taxi. Il tempo di cambiarci per raggiungere a piedi l’enorme Plage de Rabat, la spiaggia di Rabat, distante 600 metri dall’Hotel des Oudaias. Lungo la strada per il mare, il paesaggio è dominato sulla destra, dalla cinta muraria della Kasbah des Oudaias, sulla sinistra, dal cimitero musulmano Al Shouhada. L’effetto del cimitero con migliaia di lapidi strette e decorate, dai colori vari, specie giallo, ocra e marrone, che si estende a ridosso del mare, con la Moschea As-Shouhada alle spalle, è stupefacente. Passiamo qualche ora sulla spiaggia dorata di Rabat, con mare abbastanza limpido, ondulato e con fondale molto basso. Tramonto dal terrazzo della Kasbah des Oudaias, cena al La Table de L’Amiral. Per chi avesse più tempo è consigliabile un’escursione alla Necropoli di Chellah (9-17.30, 10dhm), un complesso fortificato di antiche sepolture reali, di epoca medievale, a pochi km a sud di Rabat. In alternativa si può visitare la vicina cittadina di Salè, situata a 4km da Rabat, sull’altra sponda del fiume Bou Regreg. Salè è una piccola perla, inspiegabilmente poco turistica, con un patrimonio architettonico e spirituale che i suoi abitanti custodiscono gelosamente. Da ammirare sono gli anfratti e gli scorci della Medina; la Grande Moschea di architettura Almohade; la Medersa Abu al-Hassan, scuola coranica del 1300, capolavoro dell’arte merinide; la Fortezza  Borj Adoumoue ( Bastione delle Lacrime), il cimitero musulmano Sidi Benachir, la spiaggia Salè Ville.

XIV e XV° giorno: Ritorno a Marrakech e rientro in Italia

Dopo buona colazione in Hotel, partenza per Marrakech distante 323 km, per 3ore e 30 d auto. Alloggiamo all’Hotel Labranda  Rose Aqua Park, hotel che si dimostrerà pessimo per l organizzazione, l’assenza di servizi funzionanti, la sgarbatezza dello staff ed il cibo da mensa ospedaliera per qualità e quantità, i prezzi gratuitamente alti. L’abbiamo scelto come premio alla pazienza della nostra bambina di seguirci nel tour dal momento che l’hotel offre almeno una cosa piacevole  un colorato acqua park per piccoli e adulti.
Pranziamo in hotel e dedichiamo il pomeriggio al relax in piscina.  Nel tardo pomeriggio, ritorniamo in Piazza JeemaelFna per goderci il tramonto  e per dedicarci agli ultimi acquisti nella Medina lungo la stradina Derb Dabachi. Torniamo col taxi per la cena all’ottimo ristorante Las Terrazzas de Andalucia dell’Hotel El Andalous.

Il giorno dopo, relax in piscina, pranzo in hotel. Sistemiamo le valigie e raggiungiamo l’aereoporto internazionale dove consegniamo velocemente l’auto e procediamo per il check-in . Volo Marrakech Roma alle ore 17 con arrivo alle  21. 30 ora locale a Roma.