15 Giorni alle Canarie in periodo Covid-19

Siamo partiti da Napoli il 12 luglio 2020 con i seguenti voli: Ryanair da Napoli a Madrid (3h), scalo (4h) e da Madrid a Fuerteventura (3h).
Abbiamo pagato il doppio per i voli, rispetto alla consuetudine, con impossibilità a portare bagagli da stiva, mascherine obbligatorie e moduli di dichiarazioni di buona salute fornite dalle hostess.

II PARTE
Guarda anche la I PARTE

Cordigliera-di-Famara,-Lanzarote

19 luglio - Il Jardin de Cactus

Prepariamo le valigie e ci mettiamo in auto in direzione nord, lungo l’Av Femes, la LZ-702 e LZ-30, per raggiungere Teguise distante 38 km e 40 minuti d’auto da Playa Blanca. Percorriamo questa strada per poter attraversare e visitare i piccoli villaggi di Maciot e di Femes. Il villaggio di Maciot è famoso per la Caldera de Maciot, un piccolo vulcano rosso da cui si estrae la puzzolana, pietra vulcanica utilizzata per l’edilizia. Alle spalle della caldera, si aprono incontrastate aree selvagge percorribili, da cui ammirare uno strepitoso panorama con il mare sullo sfondo che lambisce la costa sud di Lanzarote, fino all’isola di Lobos e al nord di Fuerteventura . Ad 1 km a est di Maciot, si sale ripidamente verso Femes, altro piccolo affascinante villaggio che ruota intorno alla Ermita e alla Plaza di San Marcial del Rubicon (1730) e al Balcon de Femes, belvedere di notevole bellezza con splendida vista sulla costa sud di Lanzarote, sulla pianura El Rubicon, sulla Montana Roja, su Playa Blanca e sul mare. Sicuramente da provare i ristoranti Balcon de Femes e Casa Emiliano.

Dopo 33km e meno di 30 minuti d’auto raggiungiamo Teguise, antica capitale di Lanzarote, dal XV al XIX secolo. La struttura medievale del borgo è ben conservata e impreziosita da una serie di chiese di grande interesse come la Iglesia Matriz del Nuestra Senora de Guadalupe (XVI secolo) che domina il nucleo e la piazza centrale del borgo, i Conventi di San Francisco (XVI) e Santo Domingo (XVII), la casa signorile Palacio Spinola (XVIII), le Ermita de San Rafael e del Santisimo Cristo de la Vera Cruz, e dominata dall’alto dal Castillo de Santa Barbara (XVI) oggi Museo de la Pirateria. Le stradine lastricate in pietra incrociano negozi e ristoranti e il mercato domenicale la rende particolarmente vivace. Rimaniamo per circa due/tre ore per poi riprendere il cammino sulla LZ-10 verso Haria (via Los Vallos) e sulla LZ-1 verso il Jardin de Cactus (totale 28 km, 36 minuti circa da Teguise). Haria è un bellissimo villaggio ubicato nell’incantevole “valle de las mil palmeras”, un’oasi di palme e di casette bianche tradizionali, chiusa a nord dal vulcano Montana Corona e circondata dalle catene montuose del Risco de Famara e del Risco de las Nieves. Ad Haria, oltre alle escursioni naturalistiche dei suoi dintorni, sono meritevoli di una visita la Casa-Museo Cesar Manrique, ed eventualmente il Mercato Artigianale (sab 9-14.30), la Plaza Leon Y Castillo e il Cimitero con la tomba di Manrique.

Il Jardin de Cactus (10-17/18), situato a Guatiza, nel nord-est di Lanzarote, fu realizzato da Cesar Manrique da una cava di sabbia vulcanica ed inaugurato nel 1990. Il Jardin de Cactus è un magnifico giardino botanico racchiuso in un anfiteatro in pietra con gradinate, contenente centinaia di specie di cactus provenienti da tutto il mondo, e sormontato da un antico mulino a vento visitabile. I suoi sentieri, lastricati, si ramificano tra verdissimi e giganteschi cactus e piccoli laghetti con pesci colorati e ninfee. All’esterno, la struttura è circondata da estese piantagioni di cactus (destinate alla coltivazione della cocciniglia) e da alcuni coni vulcanici che ne aumentano ulteriormente il fascino. Il giardino offre anche un bar e un ristorante con terrazza e tavoli sia all’aperto che al chiuso.

Dopo la visita ci dirigiamo nel vicino villaggio di Arrieta, a pochi km dal Jardin de Cactus, ove mangiamo al Restaurante Los Pescaditos su Calle la Garita, ristorante con vista mare e con un rapporto qualità/prezzo eccezionale. Arrieta è un piccolo paesino del nord-ovest dell’isola, con una spiaggia dorata (Playa de la Garita), un mare limpido e calmo, un piccolo lungomare e tra i migliori e più economici ristoranti di Lanzarote: Chiringo Beach e la Casa de la Playa su Playa Garita; El Amanecer, Los Pescaditos, La Nasa all’interno; El Charcon sul lembo opposto di costa. Protetto dal massiccio Penas de Chache, Arrieta gode di un microclima ideale ed è uno dei pochi posti, tra quelli visitati alle Canarie, dove non abbiamo avvertito di sera, all’aperto, il fastidio del vento.
Al ritorno, prima di ritornare a Casa Natura, passiamo per il Museo Lagomar, pittoresca villa costruita da Manrique su un ex cava vulcanica, appartenuta all’attore Omar Sharif, situata nel vicino villaggio di Nazaret, che purtroppo troviamo chiusa.
Dopo breve nuotata in piscina a Casa Natura, ritorniamo per la cena ad Arrieta (26 km, 25 minuti) su Calle la Garita, al Restaurante El Amanecer, ottimo ristorante con vista mare e sulla pittoresca Casa Juanita. Passiamo un pò di tempo sul lungomare di Playa de la Garita, prima di ritornare a San Bartolomè.

Caldera-del-Maciot,-Lanzarote
Mirador-de-Femes,-Lanzarote
CAlle-Matrimonio-Duque-Abreut,-Teguise,-Lanzarote
-prossimità-del-villaggio-di-Haria,-Lanzarote
Jardin-de-Cactus,Guatiza,-Lanzarote
La-piccola-nel-Jardin-de-Cactus,Guatiza,-Lanzarote
dintorni-Jardin-de-Cactus-con--piantagioni-di-fichi-d'india-e-vulcani-,Guatiza,-Lanzarote
Parroquia-del-Santo-Cristo-de-las-Aguas,-Guatiza,-Lanzarote
Rofera-de-Teseguite-e-Barranco-de-las-Piletas,-Lanzarote
ameos-Chico-(ingresso-ristorante)-Jameos-del-Agua,-Lanzarote
Túnel-de-la-Atlántida,-Jameos-del-Agua,-Lanzarote
Jameo-Grande,-Jameos-del-Agua,-Lanzarote
Mirador-de-Nahum,-Lanzarote
Caleta-del-Mojon-Blanco,-Lanzarote.

20 luglio - verso il Mirador del Rio

Sveglia di buon mattino per l’escursione in solitaria al villaggio Guatiza, e poi al Barranco de las Piletas e alla Rofera de Teseguite, situati sulla strada LZ-404 Guatiza-Teseguite-Teguise.
Guatiza è un isolato insediamento abitativo disperso tra campi di cactus e mura a secco, con una chiesa rifinita con pietre vulcaniche (Santo Cristo de Las Aguas), un viale lastricato e alberato con eucalipto, e una serie di vulcani e vulcanelli che ne orlano spettacolarmente lo sfondo (Las Pinedas, Guenia, Tinamala). Il Barranco de Las Piletas è un profonda fenditura formatasi lungo le pendici e alla base del vulcano Montana de Guenia, creato dallo sprofondare delle pareti rocciose friabili. Il paesaggio è mozzafiato con un territorio selvaggio di pietra giallastra, interrotto da cactus e lunghissimi burroni rocciosi che si stagliano alla base di un vulcano bruno-rossastro anch’esso parzialmente collassato. Nell’area più esterna del Barranco, a ridosso della strada, si ammira la Rofera de Teseguite caratterizzata da spettacolari formazioni rocciose grigiastre, stratificate, levigate dal vento e di forma bizzarra, che contribuiscono a rendere il luogo ancora più speciale.

Ritorno a Casa natura per la colazione e per recuperare il resto della famiglia. Dopo colazione si riparte alla volta del Jameos de Agua (30 km meno di 30 minuti) situato sulla costa nord-orientale dell’isola (orario: 10-17/18). Si tratta di un sito magico caratterizzato da un enorme tunnel lavico, formatosi a seguito dell’eruzione del vulcano Corona, che racchiude uno spettacolare lago naturale, azzurro trasparente, di origine marina, popolato da una specie endemica di granchi albini e ciechi. Il sito è stato creato dal solito Cesar Manrique, che ha concepito un impressionante percorso dove gli elementi artistici del suo genio si fondono perfettamente con gli elementi naturali. All’ingresso (Jameos Chico) si è accolti da un’enorme grotta adibita ad area ristorante. Una volta scesi lungo scale di pietra si accede al tunnel lavico (Tunel de la Atlantida) col lago naturale sotterraneo. Mimetizzata nell’ambiente si trova una passerella di roccia che consente di attraversare il lago lateralmente. Dopo essere risaliti si accede al Jameos Grande, un giardino esotico di palme, cactus, ricini e ficus, delimitato all’esterno, da scure pareti rocciose vulcaniche, all’interno, da un celestiale laghetto artificiale bianco dalle forme serpentine, con acque limpide ed azzurre. Lungo il percorso si può ammirare l’unico Auditorium al mondo collocato in una grotta vulcanica. Dallo Jameos Grande si sale ulteriormente per raggiungere i terrazzi del La Casa de los Volcanes (adibita a bar) da cui ammirare il Jameos dall’alto.

Dopo circa 2 ore di visita, e le dovute pause, procediamo lungo la LZ-204 e LZ-201 (11 m, 16min) per raggiungere il Mirador del Rio (10-17/18) sulla costa nord-ovest dell’isola.
Il paesaggio su tale tragitto cambia ulteriormente, con un’estesa pianura di rocce laviche ricoperte da licheni verdi-giallastri. Qualche minuto d’auto più avanti della Cueva de Los Verdes, sulla LZ-204, ci fermiamo fortuitamente alla Cueva de La Paloma, una profonda fessura della roccia creata dall’ultime eruzione del vulcano Corona collegata alla Cueva de Los Verdes. Il percorso, accidentato ma fattibile, conduce all’interno della frattura fino ad un’ enorme grotta. Il meraviglioso paesaggio e un silenzio sovrannaturale, essendo l’unico visitatore al momento della visita, rimarranno impressi nella memoria. Sulla LZ-201 ci fermiamo per una pausa di degustazione di vini, liquori e marmellate alla Bodega Los Almacenes, i cui vitigni giacciono ai piedi del Volcan La Corona. E’ anche qui d’obbligo una breve passeggiata tra i muretti dei vitigni, con relative foto, con lo sfondo dominato dal cratere del vulcano Corona.

Il Mirador del Rio, situato sulla cima del promontorio di Famara, a 474 metri di altezza, rappresenta una delle creazioni architettoniche più geniali di Cesar Manrique. Dalle terrazze panoramiche del sito è possibile godere di uno dei più suggestivi paesaggi di Lanzarote, con lo stretto canale di mare che separa la Cordigliera di Famara dall’ isola La Graciosa e dal Parco Naturale del Chinijo. Le scogliere laviche a picco sul mare, le Salinas del Rio e Playa del Risco sono ulteriori dettagli panoramici di spettacolarità. All’interno della struttura centrale del Mirador si trovano due grandi spazi a volta con due enormi vetrate concave (gli occhi del Mirador) che aumentano l’effetto della visione panoramica. Un servizio ristorazione consente di poter anche sostare per stuzzicare qualcosa, soluzione molto utile per chi, come noi, viaggia con una bimba piccola. C’è anche da dire che in realtà il bellissimo paesaggio può essere osservato anche da terrazze naturali poste all’esterno della struttura di Manrique e anche da altri e gratuiti punti di vista come il Mirador de Nahum e il Mirador del Risco situati qualche centinaio di metri più a sud lungo la LZ-202.

Dal Mirador del Rio raggiungiamo il vicino villaggio di Orzola sulla costa nord, e ci fermiamo per mangiare all’ottimo ristorante vista mare El Norte. Di pomeriggio ci rilassiamo alla Caleta del Mojon Blanco, una spiaggia bianca situata tra rocce basaltiche con un mare calmo e basso di acqua trasparente dai colori caraibici. E’ sempre consigliabile appostarsi nelle aree con i muretti di pietra per evitare il vento, onnipresente e spesso fastidioso. Ritorniamo al nostro alloggio a San Bartolomè ripercorrendo la strada che attraversa il Mirador del Rio, ammirando gli altri superbi panorami vicini (Mirador de Nahum e Mirador Risco de Famara). Tuffo e pausa in piscina con la piccola a Casa Natura. Ottima cena ad Arrieta (26 km 25 minuti), sul lungomare di Playa Garita al ristorante Casa de la Playa.

21 luglio - Caldera colorada e Playa de Famara

Sveglia prima dell’alba per l’escursione in solitaria della Caldera de Los Cuervos, facente parte del Parco Naturale de Los Volcanes, situata 9 km e circa 10 minuti da San Bartolomè. Esiste un comodo e apposito parcheggio situato a 1,3 km dal vulcano. Tuttavia, data l’ora, parcheggio nella minuta area di sosta adiacente al muretto con scritta Municipio di Tias, sulla LZ-56, posto di fronte al vulcano, e mi incammino, infreddolito (necessaria felpa all’alba) e in totale solitudine, sul percorso di ghiaia nera che conduce dopo pochi metri al “piccolo” vulcano nero. Il paesaggio circostante al vulcano è isolato e selvaggio, con altri vulcani, più o meno vicini, come la Montana Negra alle spalle da cui sorge il sole, e con l’immancabile “mare di lava” che non consente di oltrepassare il sentiero tracciato. Il percorso è circolare, interamente pianeggiante e quindi accessibile a tutti, gratuito, percorribile con una passeggiata, comprensiva di soste e fotografie, di circa 2ore. E’ anche possibile addentrarsi nel cratere, attraverso un’impressionante parete collassata del versante destro, e passeggiare al suo interno immersi in un ambiente multicolore surreale. Con i riflessi del sole, il manto nero del vulcano diventa brillante e il contrasto con l’azzurro del cielo è molto particolare.

Dopo l’escursione ritorno a Casa Natura per la colazione, e per recuperare il resto della famiglia. Intraprendiamo, insieme, un altro splendido e semplice percorso di trekking, quello della Caldera Colorada, situata sulla destra di un piccolo parcheggio sulla LZ-56, 2 km più a nord rispetto al vulcano de Los Cuervos. La Caldera Colorada è stato l’ultimo vulcano ad eruttare delle Montanas del Fuego tra il 1730 e il 1736, e deve il suo nome e la sua spettacolarità al colore rosso infuocato delle pareti sud-orientali, ricche in ossido di ferro, in contrasto con il nero della parete nord-est e il grigio disomogeneo delle altre pareti. Alla base del versante rosso del vulcano, si staglia una piana ondulata su cui giacciono decine di massi “sparati” nel corso delle eruzioni, sparsi disordinatamente per centinaia di metri.

Di questi sicuramente il più impressionante è la Bomba, un gigantesco masso solidificato di magma, dalle forme levigate, alto diversi metri, parzialmente coperto da licheni. Il sentiero è circolare, pianeggiante e adatto a tutti (a meno che non si decida di scalare il vulcano verso il cratere), della durata di un’ora, anche se noi ci abbiamo messo molto di più, in relazione a soste, foto, fasi di contemplazione, lettura dei pannelli illustrativi, crisi ipoglicemiche, intrattenimento della bambina, trasporto su ghiaia del passeggino (da tirare sulle due ruote posteriori per evitare di affondare). Una leggera pietra similpomice, rosso cangiante, sottratta al vulcano, sarà un giusto riconoscimento agli sforzi compiuti. Il paesaggio è naturalmente mozzafiato con il contrasto tra i colori che ancora una volta riempie gli occhi e confonde la mente: il rosso cangiante del vulcano punteggiato da piante verdi, l’azzurro del cielo, il grigio della ghiaia e dei terreni vulcanici, il giallastro dei licheni sulle rocce.

Dopo l’escursione procediamo lungo LZ-410 in direzione Famara, un piccolo villaggio di pescatori del nord-ovest di Lanzarote rinomata per la Playa de Famara, una lunga spiaggia ventosa, che si estende tra la cordigliera rocciosa di Famara e un mare azzurro e spumeggiante per la presenza di grosse onde, ideali per il surf ed altri sport acquatici. Dopo una passeggiata sulla spiaggia ritorniamo in paese affamati. Mangiamo in uno dei piccoli buoni ristoranti all’aperto, che affacciano sulla LZ-402. Ritorniamo a Casa Natura dove facciamo tuffo in piscina e lezione di yoga. Di sera decidiamo di visitare Puerto del Carmen, una cittadina molto turistica di Lanzarote, che tuttavia, anche a causa del poco tempo a disposizione, non è piaciuta particolarmente. Mangiamo in un anonimo ristorante centrale.

Los-Volcanes-Natural-Parque,-Lanzarote.
sole-che-sorge-dietro-la-Montana-Negra-di-fronte-alla-Caldera-de-Los-Cuervos,-Lanzarote
Caldera-Colorada-con-la-bomba-vulcanica,-Lanzarote
Caldera-Colorada-e-bomba-vulcanica,-Lanzarote
Montana-Timbaiba-e--Ermita-del-Socorro-de-Tiagua-su-LZ-401,-Lanzarote.J
Playa-de-Famara,-Lanzarote
Caleta-del-Sebo,-La-Graciosa.
La-Aguja-Grande-e-indicazioni,-La-Graciosa.
Playa-de-las-Conchas,-La-Graciosa

22 luglio - La Graciosa

Dopo colazione salutiamo Casa Natura per raggiungere Orzola nel nord di Lanzarote, da dove prendiamo, alle ore 11, il traghetto per l’isola La Graciosa.
La Graciosa è un massiccio vulcanico situato a nord di Lanzarote, facente parte del Parque Natural Archipielago Chinijo, con una popolazione di appena 700 abitanti che vive essenzialmente nel villaggio di Caleta del Sebo. Sull’isola si riconoscono cinque vulcani : Montana Bermeja (157 m) a nord, Agujas Grandes (266 m) e Agujas Chicas (257 m) al centro, Montana del Mojon (185 m) e Montana Amarilla (172 m) a sud. La traversata Orzola-Caleta del Sebo, della durata di circa 30 minuti, offre scorci naturalistici notevoli ed è già di per sé estremamente interessante.

Caleta del Sebo, adagiata su una spiaggia dorata con acqua cristallina, è il villaggio abitato dell’isola, caratterizzato da case bianche e strade di sabbia sterrata, ove si respira un’atmosfera quiete dettata da ritmi lenti. Prendiamo alloggio nella Pension Girasol, adiacente al ristorante omonimo. Pranziamo all’ottimo Restaurante El Girasol. Di pomeriggio, con bici noleggiata ed in solitaria, raggiungo Playa de las Conchas. Su un sentiero di sabbia battuta, si attraversa un deserto di sabbia bianca punteggiato da arbusti verdi ed interrotto dalla sagoma di alcuni vulcani. Tra tratti pianeggianti, in salita e in discesa, dopo circa 5km e 1 ora di attività fisica, si raggiunge Playa de las Conchas. La vista della spiaggia ripaga di ogni sforzo. Estesa ai piedi della Montana Bermeja (157m) di colore rosso vermiglio, Playa de las Conchas è un’ampia spiaggia di sabbia bianca lambita da un mare azzurro-blu, da cui si ammirano le isole di Montana Clara e di Roque del Oeste. Il paesaggio è un’opera d’arte della natura, in cui risalta lo spettacolare contrasto dei colori, anche se il bagno è solitamente sconsigliato per le forti correnti. Al ritorno si va insieme sulla Playa di Caleta per un doveroso bagno in mare, poi passeggiata divertente nel paesino e cena al Ristorante El Girasol.

23 luglio - In giro per le Playas

Di buon mattino, dopo colazione alla Cafeteria Elveril, noleggiamo una piccola auto elettrica a pedali, per la gioia della piccola, per ritornare a Playa de las Conchas. Il tragitto tuttavia risulterà molto faticoso e sarebbe stato più facile in bici. Dopo circa 3 ore ritorniamo a Caleta del Sebo, consegniamo la piccola auto al negozio di noleggio, ed ci rechiamo velocemente al buon Ristorante El Marinero. Nel pomeriggio, più comodamente, prendiamo un taxi per esplorare le altre spiagge di La Graciosa come Playa del Salado e Playa Francesa (2,5 km da Caleta del Sebo) caratterizzate da un mare azzurro e più calmo dove potersi bagnare.

Da Playa Francesa, in circa 10 minuti, si raggiunge a piedi un’altra perla dell’isola: Playa de la Cocina. Si tratta di una piccola baia di acqua calma verde smeraldo, situata ai piedi della Montana Amarilla, di colore rossastro con un versante caratterizzato da spettacolari rocce gialle scoscese, che terminano a strapiombo sulla spiaggia (ove c’è anche un cartello di caduta massi). Ammaliati dallo spettacolare paesaggio ci concediamo anche un bagno rigenerante. Ritorniamo al nostro alloggio per prepararci per la serata che trascorriamo all’ottimo, e oramai solito, Restaurante El Girasol ove prendiamo sangria, crocchette di pesce, calamaro alla plancha e frittura di calamari. Breve passeggiata fino al porticciolo e ritorno in camera.

Playa-del-Salado,-La-Graciosa
Montana-Amarilla-e-spiaggie-sud-ovest-La-Graciosa
Playa-de-la-Cocina,-La-Graciosa
Punta-Fariones,-Lanzarote,-traghetto-Caleta-del-Sebo-(La-Graciosa)--Orzola-(Lanzarote)
Corralejo,-Fuerteventura
Playa-la-Clavellina,-Corralejo,-Fuerteventura
El-Campanario,-Corralejo,-Fuerteventura
Restaurante-Sotavento,-Av.-Maritima-Corralejo,-Fuerteventura

24 luglio - Rientro a Fuerteventura

Dopo colazione alla Panaderia Pasteleria Quela (piccola ma fornitissima e buonissima panetteria e pasticceria che sforna pane, cornetti, rustici, panini, torte e dolci h12, ma anche succhi di frutta, gelati e acqua), ci rilassiamo in attesa del traghetto prenotato per le ore 10, che ci condurrà dal porticciolo di Caleta del Sebo ad Orzola di Lanzarote. Le partenze avvengono solitamente ogni ora e la durata della traversata è di circa 30minuti. Anche questa tratta è paesaggisticamente spettacolare. Si attraversa il canale (El Rio) costeggiando la Cordigliera di Famara, una vera e propria barriera vulcanica, aspra, brunastra, scoscesa, che con la tenue nebbiolina e il mare agitato e spumeggiante, fa tornare alla mente ambienti visti nei film di King Kong o Jurassic Park. Il piccolo traghetto per raggiungere Orzola deve circumnavigare la cosiddetta “Punta Fariones”, una penisola rocciosa che si addentra nelle acque che rende spaventosamente agitato e spumeggiante il mare.

Arrivati incolumi ad Orzola, scendiamo con le valigie, prendiamo l’auto nel sicuro parcheggio di fronte al porticciolo, e attraversiamo Lanzarote da nord a sud fino a Playa Blanca (1 h, 72 km), ripercorrendo praticamente tutti i ricordi dell’isola. Arrivati a Playa Blanca, abbiamo tempo per una passeggiata sul lungomare (Avenida Maritima) e per il pranzo al Restaurante Grill Tipico Canario, uno dei migliori ristoranti vista mare di Lanzarote, per la notevole varietà e qualità del cibo e per il rapporto qualità/prezzo. Prendiamo crocchette di pesce, polpo alla gallega, calamari grigliati, filetto di carne, pasta al sugo, sangria, acqua. Dopo mangiato ci dirigiamo in pochi minuti al vicino Porto di Playa Blanca, e alle ore 15, salpiamo, salutando Lanzarote.

Dopo una traversata di circa 35 minuti, raggiungiamo il Porto di Corralejo, nel nord-est di Fuerteventura. Una volta sbarcati, in meno di 10 minuti (3,5 km), ci trasferiamo all’Atlantic Garden Beach Mate, in Calle Gran Canaria, un residence di colore giallo, pieno di alberi, giardini e piante fiorite, con appartamenti accoglienti e belle piscine per grandi e piccoli. La posizione è appartata e silenziosa, e distante 15 minuti a piedi (1,3 km) dall’Hotel The Corralejo Beach, punto di riferimento da dove inizia l’area centrale e più turistica di Corralejo. Dopo una pausa in piscina, ci prepariamo per esplorare Corralejo. Dopo una breve visita al vicino centro commerciale “El Campanario”, da Calle Gran Canaria ci immettiamo su Av. Nuestra Senora del Carmen, la strada più importante di Corralejo, fiancheggiata da palme con ampi marciapiedi e piste ciclabili, ove si susseguono una serie interminabile di negozi, ristoranti e locali. Percorriamo Av. Nuestra Senora del Carmen e il suo prolungamento Calle la Galera fino all’accogliente Plaza Felix Estevez, ove troviamo musica dal vivo e locali per l’aperitivo, come il Florita, dove facciamo una pausa con cocktail di frutta o vino. Riprendiamo la passeggiata, esplorando le suggestive viuzze sul mare come Calle Maritima, Calle Colon e Avenida Maritima. Decidiamo di cenare su Av. Maritima, al buon Restaurante Sotavento con gazebo all’aperto vista mare. Indi ritorniamo esausti al nostro alloggio

25 - 26 luglio - Ultimi giorni e rientro in Italia

Dedichiamo la mattina alla visita del Parque Holandes e soprattutto del Parque Natural de Corralejo, distante pochi km e minuti da Corralejo città.
Il Parque Holandes è una zona residenziale molto gradevole, con dintorni dominati dal mare e dallo spettacolare vulcano Montana Roja. Il Parque Natural de Corralejo consiste in un immenso deserto di dune bianche (El Jable), contenuto tra rilievi vulcanici ad ovest e il mare ad est. Esso comprende anche la colata di lava nota come Montana di los Apartaderos, ed il cratere della Montana Roja, che è separato dal sistema di dune dal Barranco di Las Pilas. Il Parco è attraversato dalla FV-1a, ma bastano pochi metri di cammino nel deserto per cancellare la strada ed entrare in una dimensione nuova, dominata dalla natura, dalla pace, da una superficie bianca ondulata, immacolata, ipnotica, che incontra l’azzurro del cielo, il blu del mare, l’asprezza dei vulcani.

La balneazione è solitamente da bandiera rossa, a meno che non si voglia raggiungere verso nord le spiagge vicine ai deturpanti megahotel Riu Oliva e Riu Palace, dove il mare è spesso più calmo. Scattare foto, contemplare, esplorare, camminare, correre e scivolare lungo le dune riempie abbondantemente la mattinata per la gioia di piccoli ed adulti. Torniamo a Corralejo per pranzo, passeggiamo sul bel lungomare, Calle e Avenida Maritima, prima di fermarci al ristorante El Anzuelo, provvisto di uno splendido gazebo vista mare confinante con gli scogli, di un ricco menu’ di pesce con ottimi piatti per bambini, e di un buon rapporto qualità/prezzo. Nel pomeriggio raggiungiamo a piedi, sul lungomare, la vicina Playa de Corralejo Viejo, una bella spiaggia con mare limpido dove potersi rilassare e fare un buon bagno. Alle sue spalle è altamente consigliabile rilassarsi a bere o mangiare qualcosa al locale all’aperto Eatcafe Anno 2011, che guarda dall’alto la spiaggia e il mare, e spesso, come nel nostro caso, offre un servizio di musica dal vivo molto piacevole. Ritorniamo in hotel per un tuffo in piscina e per prepararci per la sera. Trascorriamo l’ultima serata nella bella Corralejo con cena al Ristorante Casco Viejo su Calle Iglesia ove purtroppo non rimaniamo soddisfatti della qualità del cibo.

26 Luglio
Di buon mattino prepariamo la valigia e procediamo verso sud lungo la FV-1a, FV1 ed FV-2 per l’Aeroporto di Fuerteventura distante 35 km e circa 35 minuti. Abbiamo tempo a sufficienza per raggiungere e salutare Caleta de Fuste e il lungomare, in prossimità del centro commerciale Atlantico, dove facciamo una buona colazione (Bar Gala). All’areoporto parcheggiamo e consegnamo le chiavi dell’auto, compriamo qualcosa per la bimba (dal momento che il volo è previsto per le 13) e procediamo per l’imbarco.
Volo ritorno: Vueling Fuerteventura-Barcellona (3h), scalo (2h), Barcellona-Napoli (2h). Arriviamo all’Areoporto di Napoli alle 21.30.

Le isole Canarie sono anche una meta ecoturistica… approfondisci nel blog di Alessia. 

Guarda anche la PARTE I

Calle-Iglesia,-Corralejo,-Fuerteventura
FV-1a-Parque-Natural-de-Corralejo--Parque-Holandes,--Montana-Roja,-Fuerteventura
El-Diablo-di-Manrique-all'ingresso-del--Parque-National-Timanfaya,-Lanzarote.
Isla-de-Lobos,-Fuerteventura
Dunas-de-Corralejo,-Fuerteventura

Travel Gallery

Playa-de-Sotavento-de-Jandia,-Fuerteventura
-Teofilo-Perera,-Vega-de-Rio-Palma,-Fuerteventura
Villaggio-di-El-Cotillo,-Fuerteventura
Ristoranti--del-villaggio--El-Golfo,-Lanzarote.
La discesa al mare
Playa-del-Papagayo-da-Bar-Ristorante-El-Barba,--Los-Ajaches,-Lanzarote.J
El-Lago-Verde,-El-Golfo,-Lanzarote.J
Tahiche-e-Caldera-Tahiche,-Lanzarote